Progetto NEST

Sono 170 circa i nuclei familiari che in questi ultimi tre anni hanno avuto accesso ai servizi del progetto NEST, di cui Antropos è stato “hub” per la città di Roma, rivolgendosi ai bambini della fascia 0-6 anni del quadrante sud-est.

Sui volti degli operatori e delle famiglie non c’è ombra di dolore per questa chiusura, prevista fin dall’inizio, visto che il progetto aveva una durata triennale: c’è la consapevolezza, invece, e la serenità che, grazie ai risultati raggiunti, la comunità educante del territorio è potenziata e capace di attivare risorse fino a 3 anni fa impensabili.

La manutenzione della rete territoriale, composta da servizi sociali, enti del terzo settore, società civile ed esperti che si sono messi in gioco, è stata la carta vincente per issare le vele e far prendere il largo a tanti nuclei familiari che hanno bussato alle porte di NEST.
I servizi offerti in questi tre anni hanno riguardato principalmente: sostegno alla genitorialità; orientamento ai servizi del territorio; accompagnamento per la ricerca del lavoro nel percorso di richiesta di documenti; regolarizzazione della posizione sanitaria; pratiche relative alla residenza; ricerca di soluzioni ai problemi abitativi; accompagnamento nel percorso di valutazione precoce dei disturbi nelle fasce 0-3 e 3-6 anni con attivazione percorsi di supporto.

Poi c’è stato il Covid e NEST è diventato uno spazio strategico per la distribuzione di aiuti materiali, di pacchi alimentari, nonché di offerta del sostegno psicologico.
Come nelle altre città coinvolte, grazie al contributo di Con i Bambini Impresa Sociale, l’hub romano di NEST gestito da Antropos ha attivato uno Spazio Educativo e di Custodia (SEC) per i bambini di età compresa tra gli 0 e i 6 anni e uno Spazio dedicato ai genitori finalizzato all’accoglienza, ascolto, sostegno e orientamento ai Servizi Territoriali.
Lo spazio fisico della nostra “Casetta”, in cui di fatto si è svolto il progetto, grazie a NEST oggi rappresenta un punto di riferimento strategico per un ampio quadrante della città.

“Ho trovato una famiglia”, ci ha risposto Ida, una delle mamme che abbiamo intervistato, “ho trovato supporto come genitore, accompagno nel trovare lavoro, casa, iscrizione alla scuola dell’infanzia di mio figlio, aiuto nel regolarizzare la mia situazione di migrante. Dopo tre anni non vivo più in occupazione ma in una casa, ho il reddito di cittadinanza, lavoro e da sola riesco a crescere i mie figli che in questo periodo sono diventati 2, superando il Covid e tante altre difficoltà”.

Dite davvero che NEST è finito? Oppure è appena iniziato…?