Dopo poco più di un anno dall’inizio del progetto quadriennale, finanziato da Fondazione Paolo Bulgari e IS Con i bambini, è tempo di fare analisi e riflessioni con uno sguardo rivolto a ciò che è appena trascorso, ma soprattutto a ciò che deve ancora venire. Diamo prima qualche numero che ci aiuta ad avere uno sguardo d’insieme su quanto la rete Tornasole è riuscita ad attivare: nei primi 15 mesi di progetto, hanno partecipato alle attività 1021 minori, 121 genitori e 115 tra insegnanti ed educatori. Sono state coinvolti 17 plessi scolastici per un totale di 89 classi del quadrante sud est di Roma per un intervento che ha unito quartieri come Tor Bella Monaca, Centocelle, Quarticciolo e Tuscolano. Sono state attivate 5 aule vicine, ovvero luoghi educativi con attività specifiche suddivise per fasce d’età riuscendo così a coinvolgere minori da 0 a 17 anni. Interventi ludico, educativi, culturali e sportivi con l’obiettivo di creare un collegamento tra le attività dentro e fuori la scuola e di poter contattare più facilmente minori in condizioni di abbandono scolastico. Sono stati realizzati 2 centri estivi, un’unità di educativa territoriale (unità di strada), diversi laboratori e anche alcuni interventi di riqualificazione urbana. Per quei minori che sono già fuori dall’obbligo scolastico, ma ancora in quello formativo, sono stati realizzati interventi di orientamento, laboratori di recupero della licenza medie e di corsi brevi quali pizzaiolo, caffetteria, parrucchiere, giardinaggio, catering.

Oltre a questi obiettivi raggiunti abbiamo attivato tante altre azioni di rafforzamento della comunità educante collaborando oltre che con tutto il personale scolastico, anche con i servizi sociali, con altre associazioni del territorio, contribuendo, dove possibile, alla costruzione di patti educativi e di comunità finalizzati a rispondere ai bisogni educativi e di cura dei minori e delle loro famiglie. Grazie all’intervento sempre attento e presente dei donatori, all’integrazione con altre progettualità territoriali, possiamo guardare al futuro con un pizzico di ottimismo in più pensando che quel che stiamo seminando oggi continuerà a germogliare domani, stagione dopo stagione.

Sotto l’aspetto metodologico, il progetto Tornasole ha lavorato su 4 macroaree di interesse: a. l’Inter-professionalità, la possibilità, cioè, di creare all’interno delle scuole, gruppi di lavoro stabili composti da insegnanti e operatori Tornasole. Le insegnanti hanno potuto, così, confrontarsi con le tecniche di educazione non formale proposte dagli operatori di progetto e in questo modo arricchire la propria “valigia” degli attrezzi. A tali gruppi, nei diversi territori, hanno partecipato anche rappresentanti delle agenzie socio educative del territorio, sia pubbliche che private. b. Il cambiamento evolutivo, tema portante del progetto, vale a dire la possibilità di osservare da vicino i bisogni dei bambini e ragazzi e di costruire interventi mirati sia dal punto di vista educativo che psico sociale. Tornasole, infatti, nasce dalla valutazione che le compromissioni evolutive prodotte dal distanziamento sociale dovuto alla pandemia, nei territori a maggior complessità sociale, abbiano ulteriormente condizionato il sano sviluppo psicofisico dei giovani. c. Extra-scuola e politiche di sistema: la possibilità di creare legami e connessioni tra quanti agiscono dentro e fuori la scuola a protezione e promozione di infanzia e adolescenza è stato un altro importante focus di progetto. I giovani sono portatori di una complessità di bisogni a cui la scuola e le famiglie, da soli, non sono, in grado di rispondere. È quindi obiettivo di progetto integrare le risorse scolastiche con quelle territoriali attraverso il coinvolgimento dell’intera comunità educante. d. Bisogni personali e professionali. Attraverso gli incontri di riflessione formativa è stato possibile riflettere sulla fatica, fisica ed emotiva, degli interventi realizzati da quanti, dentro e fuori la scuola, agiscono nel progetto Tornasole. La riflessione formativa è, quindi, anche una riflessione sui bisogni di tali professionisti e una base di partenza per l’elaborazione di strategie di rafforzamento personale e di gruppo, di consolidamento della propria professionalità e di valorizzazione dei successi.